SABATO 28 Aprile
Ore 10:30 Incontro al Castello Montegiove a Fano in via Strada Comunale di Montegiove, 90 (PU) con ricco buffet e ristoro, per i saluti di benvenuto.
menù a buffet
- Selezione di formaggi con marmellate di frutta e miele di acacia
- Piadine mignon sfogliate con ruchetta di campo e squacquerone
- Insalatina di farro con brunoise di verdure e speck
- Degustazione di salumi locali e focaccia bianca al rosmarino
- Bicchieri di verdure in pinzimonio e vinaigrette
- Pizza margherita con mozzarella di bufala e origano
- Fritto di verdure croccanti assortite
Castello Montegiove:
Ore 14:15 Partenza in carovana verso il Museo del Balì, museo della scienza interattiva nato nel 2004 ristrutturando l’omonima Villa settecentesca del Balì immerso già in un territorio ricco di cultura e di storia. Il Museo possiede 35 postazioni interattive da provare in prima persona distribuite su di uno spazio espositivo di due mila metri quadri, e grazie alla presenza di un planetario e di un osservatorio astronomico possiede una forte impronta astronomica che lo rende ancora più peculiare sul territorio nazionale e lo colloca come secondo science center in Italia per le sue dimensioni e qualità di attrezzature.
Ore 17:00 Partenza in carovana verso la Riserva Naturale Gola del Furlo , un autentico paradiso, attraversato dal fiume Candigliano che si insinua tra le imponenti pareti rocciose della Gola, dove la suggestione del paesaggio si unisce a una prodigiosa ricchezza naturalistica che vanta esemplari di flora e fauna davvero singolari. Il popolo italico che per primo comprese l'importanza della viabilità nell'economia fu quello etrusco, che costruì la strada di collegamento tra Roma e Rimini, l’attuale Flaminia, chiamata così due secoli più tardi dal console Flaminio che la fece lastricare. Il luogo divenne un passo molto transitato e Flavio Vespasiano vi fece scavare una nuova galleria (tuttora aperta al traffico), i cui lavori terminarono nel 76 dopo Cristo. Nel 1922 vi passò Mussolini, le cui soste lo portarono a contatto con l'albergatore Candiracci. Nel 1936 la milizia forestale volle immortalare l’immagine del Duce attraverso il famoso profilo nella montagna. Si affronterà il percorso con il passaggio nei pressi di Fossombrone di un ponte ad unica grande arcata di epoca romana che attraversa il Fiume Metauro e di due nuove gallerie di 3391 m. costruite negli anni ottanta che da allora assorbono il traffico della Flaminia, restituendo la gola alla gioia dei suoi estimatori.
Ore 18:00 Trasferimento al Castello Montegiove e Villa Rinalducci dove verremo dislocati in base al quantitativo di adesioni:
Prestigioso e raffinato Country House, che sorge alle porte di Fano sulle prime pendici del colle omonimo dalle quali si gode la vista del mare, della città e delle verdi colline circostanti.
Meglio nota ai concittadini come Villa Hagemann, il complesso, realizzato tra fine ‘800 ed inizi ‘900 in stile neogotico, è reso inconfondibile dalla suggestiva torre ottagonale, merlata, che lo sovrasta e svetta tra gli alberi secolari.
Villa Rinalducci:
notevole il restauro, prezioso ed attento, e la ricerca di perfezione in ogni dettaglio, rispettando e valorizzando la struttura originaria, hanno ricreato l’atmosfera di grande charme peculiare della dimora. Offrono invece un’ospitalità più informale, perché indipendenti e a contatto diretto con la natura, gli ambienti delle dimore rustiche, situate in prossimità del parco e con affaccio sulla corte, che conservano i soffitti originari con travi a vista, pavimenti in piastrelle e lampadari in ceramica.
Ore 20:30 Cena presso il ristorante Maria di Cavallara (Mondavio), incentrata sulla scelta di prodotti locali.
Ci arriveremo percorrendo 21 chilometri di strada all'interno del Parco San Bartolo che si plasma morfologicamente al territorio circostante, passando in tratti lungo la costa affacciata sul mare e in altri immersi nelle colline circostanti.
Il Parco Naturale del Monte San Bartolo è caratterizzato principalmente da un tratto di costa alta, a falesia viva, rara in tutto l'Adriatico. Il resto del territorio protetto è costituito dal paesaggio rurale che, fino agli anni Cinquanta, era attivamente coltivato anche in luoghi oggi impensabili, ai limiti del mare. Il Colle San Bartolo presenta dunque due ambienti distinti: la falesia a mare e il versante interno. La falesia emerge dalle basse spiagge marchigiane come un susseguirsi ondulato di speroni e valli, intervallate da pareti a strapiombo. Le cime, che sfiorano i 200 metri, permettono un'ampia visione sulla costa e sull'Adriatico, e costituiscono un paesaggio inusuale rispetto alle coste sabbiose tipiche di Romagna e Marche. Questo ambiente mostra aspetti geologici di grande interesse, con pesci fossili e rari cristalli di gesso. Alla base del colle corre una sottile spiaggia di ghiaia e ciottoli, formata dalla demolizione e dal franamento delle pareti sovrastanti. Il Paesaggio rurale che si scorge nel tratto che degrada dolcemente verso la Statale adriatica, trasmette un senso di armonia, una sorta di intreccio vitale e gradevole tra i coltivi, i campi abbandonati rinaturalizzati e i filari di alberi e siepi.
DOMENICA 29 Aprile
Ore 8:15 Incontro nel parcheggio del Castello
In carovana partiremo alla volta della Rocca di Gradara posto a 142 metri sul livello del mare, ad appena tre chilometri dal mare, teatro del tragico amore di Paolo e Francesca cantato da Dante, Petrarca, Boccaccio e D’Annunzio. La prima costruzione risale al 1150, corrispondente alla torre medievale. In seguito i Malatesta trasformarono la torre in Rocca racchiudendola in due alte cinte murarie.Nel 1464 diventano signori di Gradara gli Sforza che donarono alla Rocca un aspetto rinascimentale. Nel 1513 si stabilizza Francesco Maria Della Rovere, famiglia che rimase al controllo fino al 1631, quando la Rocca assieme a tutto il ducato di Pesaro e Urbino passano sotto lo Stato Pontificio che fu l’apice della decadenza. Nel 1920 l’ing. Zanvettori acquista la Rocca e mette in atto un restauro eccellente sino alle condizione in cui la si vede ad oggi.
Ore 12:30 Partenza in carovana verso San Marino alla volta del ristorante Nido del Falco, dove consumeremo un pranzo con prodotti tipici della zona.
menù pranzo
antipasto
tavolozza di affettati misti tipici della zona, squaccuerone e rucola, cassoncini fritti
Primo
strozzapreti alla salsiccia
secondo
arista di maiale al sangiovese, patate al forno e pomodori gratinati
dolce
ciambella e moscato
acqua e vino sangiovese
Dopo il pranzo, foto conclusive e saluti.
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